domenica 8 febbraio 2009

Italia.900

DeGasperi in una lettera dell’estate del ’41 accenna all’annuncio, rivelatosi falso, dell’occupazione nazista di Mosca come a una notizia di cui ‘godere’; tre anni dopo, dirà pubblicamente del ‘merito immenso’ e del ‘genio di Giuseppe Stalin’. (Pag 43 Schiavone Italiani senza italia.)

D’Orsi: ‘Intellettuali nel Novecento Italiano’.
Pag.23 quanti intellettuali restarono antifascisti tra quelli che firmarono il Manifesto Croce?

Hegeliani e crociani mirano a screditare ogni sforzo radicale di demolizione e ricostruzione, e a questo scopo mettono sugli altari l’istinto, l’intuizione, l’inconsapevole, fattori ai quali la tradizione possa appellarsi senza darne alcuna ragione
(Salvemini: ‘Scritti sul risorgimento’ op II vol II pag 541-542 Ed.Feltrinelli)

I giorni di vacanza passano veloci ed in modo interessante.
Letture: Tute Blu, di Andrea Sangiovanni, sul ruolo dell’Acli e della Cisl-Fim nella lotta operaia a cavallo del ’68, e della costruzione di modelli da parte della stampa, cui i soggetti della lotta saranno costretti: da un lato gli operai – descritti come massa compatta indistinta ed eterodiretta – e gli studenti ‘filocinesi’, che danno vita a violente manifestazioni, e dall’altro la polizia che cerca di contenerli. (pag 124)

Lo storico cattolico G.De Rosa ritiene che le condizioni precarie del mezzogiorno italiano siano state causate dal popolo riottoso a farsi guidare dalla Chiesa ufficiale.
Ritiene che la presenza diffusa del ‘clero precario’ sia la conferma di tale analisi. Peccato che questo ‘clero precario’ ignorante e pagano non sia mai stato combattuto dalla gerarchia ecclesiastica. (da G.Galasso, introd. a ‘Per la storia sociale e religiosa del mezzogiorno d’Italia)
17/09/06
Nnon fa parte della tradizione biblica quello che dice Tommaso sugli animali come utensili. Dice Enzo Bianchi a radio tre.
17/09/06
Nnon fa parte della tradizione biblica quello che dice Tommaso sugli animali come utensili. Dice Enzo Bianchi a radio tre.



La mater matrigna. Che ci offre i frutti proibiti perchè sa che li mangeremo, così noi andremo da lei contriti, e lei ci perdonerà, e così noi potremo continuare il giochino così interessante di fare qualcosa di proibito,ovvio nei limiti del consentito, cioè all’interno della coppia eterosessuale, rigorosamente normata e quindi normale,
può dimostrare la sua tesi che siamo incorreggibili, e occorre la sua presenza per tenerci a freno.
12/11/06 7.41
Bella analisi di Mario Monti oggi sul corriere sullp spirito conservatore della sinistra radicale.

In Italia fino a poco tempo fa. Come scopre Menico Caroli nel libro suo libro ‘Proibitissimo’ (pag22): Nel 1950 tutti i programmi protestanti furono soppressi a eccezione di una rubrica settimanale che veniva trasmessa la domenica da Roma. Inoltre quest’ultima non solo subì continui mutamenti d’orario ma fu anche eliminata dal bollettino dei programmi radiofonici. Il 18 aprile 1951 il senatore democristiano Mario Riccio interrogò il governo per sapere ‘se ritenesse di metter fine a unaclandestina propaganda religiosa, per mezzo della radio, che offende ed irrita il
sentimento cattolico del popolo italiano’
Tute blu. Pag 124: 19 Aprile 1968 a Valdagno, luogo simbolo del capitalismo paternalistico, scoppiano degli incidenti fra la polizia e gli operai della Marzotto (...) nel corso della giornata lo scontro diventa sempre più duro arrivando a coinvolgere la popolazione (...) durante i tafferugli viene lanciata una bomba a mano e la statua del conte Marzotto che si trova al centro del paese viene distrutta: ‘è come se un simbolo dell’opprssione crollasse’ scriverà un sindacalista.





Mi ricorda quanto si diceva ieri a radio tre su Togliatti che è servito a mantenere l’ordine tecnico-fascista immediatamente dopo la seconda guerra e sugli inviti alla collaborazione con gli americani. Nelle fabbriche della Fiat l’unico epurato per collaborazionismo, direi, il capro espiatorio, è stato Valletta. Il resto, e in particolare tutti i tecnici specializzati rientreranno al lavoro col placet di Togliatti e le proteste degli operai.


Leggo qualche pagina da Ginsborg: Storia d’Italia, sul comizio che il coraggioso comunista Licausi tenne a Villalba il 20 settembre del 1944.
Padrone del paese è il boss Don Calò, tornato con gli americani nel 43. Sindaco democristiano è suo nipote. Parroco del paese suo fratello, che suonerà le campane tutto il tempo del comizio di Licausi che aveva garantito, per potere parlare, che non si sarebbe occupato di contadini o di mafia e che in piazza non ci sarebbero stati contadini. Così non sarà, e allora gli uomini di Don Calò spareranno sui presenti provocando tredici feriti tra cui Li Causi.
Leggo anche di Secchia l’unico contro la politica compromissoria di Togliatti verso i democristiani, e di un libro della Mafai su Secchia: ‘L’uomo che sognava la lotta armata. ‘(p.270)
Leggo sulla subordinazione del Psi di Nenni al Pci. Nenni ammirava gli strateghi Togliatti e DeGasperi,
(pag.112)

Anche quando il mondo intorno sembra un inferno, Karol crede nella preghiera

Familismo base più solide per il sistema mafioso
Si chiamano compare (farenheit. 10 nov. 08

Di recente il Papa sulla camorra non ha detto niente. Che le scomuniche vanno....cosa pensa? Cattolico democratico, popolare, io vedo tanti preti di base che svolgono una funzione eccezionale, sacerdoti di frontiera a Scampia, don Raffaele, questa gente sostituisce lo stato, ono l’argine, io ricevo un sacerdote che mi era stato mandato dal mio parroco, convinto che m’invitava ad un convegno della camorra e mi segnala uno dei casalesi, che aveva una situazione familiare particolare, pecorella smarrita.
Intitolazione centro caritas ad un camorrista che si era suicidato. Poi se uno legge il vangelo e l’aproccio informale di Gesù. (Cantone Raffaele: pubblicato da mondadori)

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