domenica 8 febbraio 2009

pubblicità

Per Simmel il tipo metropolitano reagisce con il cervello invece che con il cuore, la vita dell’intelletto è l’elemento che serve a preservcare la vita soggettiva dalla soverchiante potenza della vita metropolitana (Simmel, La metropoli e la vita mentale pag 528 – così la pensa anche Spengler). In Joyce l’eroe metropolitano Bloom vive dentro un gioco di elementi irrazionali, iperboli, incontri fuggevoli, fantasticherie, associazioni casuali. Per Spitzer i annunci della pubblicità fanno appello al sogno primordiale che la magia ci salvi dai difetti e dai mali del nostro corpo


Attenzione, chiarezza, concentrazione: le vecchie virtù sono peggio che inutili. Anzichè sintonizzarsi con la pubblicità la percepiscono come un irritante rumore. Ci vuole uno stile diverso, per orientarsi nella città di parole; una grammatica più debole di quela della coscienza; una sintassi nervosa, discontinua. Ci vuole, viene da dire, un cubismo del linguaggio. E questo offre lo stream of consciousness: frasi semplici, smozzicate, dove il soggetto si ritrae

E Codeluppi: “Il potere della marca” pag. 67: il fascino dei parchi Disney dipende dall’effetto sorpresa che riescono a produrre sugli individui (lo schok in Brecht visto da Benjamin, la distanza,


pag 68 i parchi Disney rappresentano una realtà che è più reale della realtà stessa, perchè è quella che esiste nell’immaginario collettivo,

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