domenica 8 febbraio 2009

monologico

Ferry pag 110
Sia il razionalismo e l’empirismo concepiscono il cogito in manier monadica, come una cosa ripiegata su se stessa - e perciò conducono entrambi al solipsismo, per poi ricorrere in ultima istanza ad un’armonia prestabilita (sia essa armonia degli spiriti o dei corpi) per risolvere il problema dell’intersoggettività
Deleuze pag 1162 da Filosofie del novecento di Fornari.
La dialettica Io-identico pensa l’Altro come negativo-diverso, Essa sembra uno sconvolgimento o rovesciamento della rappresentazione ma in realtà ne è la versione in movimento; e si tratta di movimento regressivo e negativo che tende a creare zone di realtà egemoniche e privilegiate.

Quel che l’arte ha fatto nella propria ‘logica’ andrebbe fatto anche in filosofia: occorre una nuova logica, una nuova ‘immagine del pensiero’, ma innanzitutto occorre sconfessare ogni immagine normativa del pensiero, liberare il pensiero dall’assoggettamento ad una forma immagine predeterminata.

“Se l’esasperazione dell’autonomia del mondo cosciente può condurre quest’ultimo all’illusione di trovare il proprio fondamento in sè, a un’idolatria della coscienza da parte di se medesima, è grazie al distanziamento, al raggiungimento di una posizione indipendente, che la coscienza può generare l’esigenza di un confronto con ciò che non le appartiene.
E’ questo il momento fondante di ogni esperienza mistica, in cui la coscienza si apre alla non-coscienza, al luogo nullo e creativo “ (36)
Maffei

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